Miniotti, Tenni, Beltarre, Romani, Sacco – Nova Agricoltura.
Attraverso l’uso di sensori applicati alle trattrici è possibile quantificare il reale fabbisogno di azoto di ciascuna area di una coltura, al fine di massimizzare le rese produttive nel rispetto dell’ambiente, minimizzandone i costi. L’azoto rappresenta uno dei mezzi più importanti attraverso cui l’imprenditore agricolo può incidere sulla produttività: una carenza o un eccesso di questo elemento possono avere importanti implicazioni agronomiche e ambientali. Tali motivazioni rendono importante e urgente la messa a punto di tecniche atte a quantificarne il reale fabbisogno soprattutto nelle applicazioni in copertura. Proprio in questo contesto si inserisce l’agricoltura di precisione, i cui principi possono essere applicati anche al campo della fertilizzazione delle colture. I sensori ottici sono in grado di quantificare la radiazione riflessa dalla coltura nel rosso visibile e nel vicino infrarosso in modo da poter calcolare l’indice di vigore vegetativo denominato NDVI (Normalized Difference Vegetation Index). Attraverso tabelle di calibrazione, specifiche per varietà o gruppi varietali, che individuano le relazioni tra i valori di NDVI e le necessità azotate, sarà possibile dotare il cantiere di lavoro deputato alla fertilizzazione in copertura, di tecniche di regolazione in tempo reale della dose di concime da distribuire.
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